Il cuore dell’annuncio: la Parola di Dio

L’annuncio cristiano nasce dalla Parola di Dio. Un catechista la frequenta spesso, ne è innamorato e la presenta come un tesoro per la vita.

 

«La parola di Dio è una cosa che non è uguale a una parola umana, a una parola sapiente, a una parola scientifica, a una parola filosofica. La parola di Dio è Gesù stesso. Io consiglio tante volte di portare sempre con sé un piccolo Vangelo, tenerlo nella borsa, in tasca e leggerne durante la giornata un passo, non tanto per imparare qualcosa, ma soprattutto per trovare Gesù» (papa Francesco).

 

Bibbia e catechesi

□ La catechesi non può fare a meno della Bibbia. È la sua sorgente, il punto di partenza, la guida autorevole alla lettura della storia. Il Documento di base Il rinnovamento della catechesi scrive: «La Scrittura è il Libro, non un sussidio, fosse pure il primo» (n. 107).

□ La Bibbia è la voce di Dio, il suo modo di farsi presente nella nostra vita. «Nei libri sacri», scrive la Costituzione dogmatica Dei Verbum, al n. 21, «il Padre che è nei cieli viene con molta amorevolezza incontro ai suoi figli ed entra in conversazione con essi».

□ Leggere la Bibbia è ascoltare Dio che ripete senza sosta: «Tu sei prezioso ai miei occhi, ti voglio bene, sono qui per te». Per questo è fonte di vita, e chi la ama non si stanca mai di ascoltarla.

 

I ragazzi e la Bibbia

□ Non dobbiamo sottovalutare i ragazzi. A loro piacciono le belle storie con un tocco di mistero. La Bibbia è complessa, ma non necessariamente complicata. È affascinante pensarla come una lettera inviata a ciascuno di noi.

□ Certamente non è facile leggerla: linguaggio antico, generi letterari variegati, serietà nei contenuti. Per questo è importante selezionare brani opportuni, esprimerli in modo vario e vivace.

□ La Bibbia è una miniera quasi infinita: il libro più diffuso al mondo continua a ispirare gli uomini da quasi duemila anni. Facciamo in modo che nei ragazzi rimanga il buon sapore dell’incontro con essa, oltre la memoria dei suoi contenuti. Non basterà una vita per accogliere tutto ciò che ha da dirci!

 

La Parola incarnata

□ Anni fa ebbe grande successo un libro di Michael Ende La storia infinita, da cui furono tratti film e videogiochi. In esso il protagonista, lettore di un libro, entrava nella storia mutandone il finale.

□ Chi incontra la Bibbia non ne muta il testo, ma diventa protagonista della storia. La Parola infatti va incarnata, cioè assolve il suo compito se incide sulla nostra vita concreta.

– □ È la storia della salvezza, iniziata dagli eventi biblici, che prosegue nella nostra vita di oggi, dove attraverso i testimoni e la liturgia, Dio continua a compiere meraviglie e a tracciare la nostra strada di seguaci di Cristo.

 

Le obiezioni possibili

□ «É un libro datato…». Ma il suo messaggio non è superato, proprio perché non sempre attuato dall’umanità. Il testo è stato tradotto anche in un linguaggio corrente ed è consultabile su supporti moderni, come tablet e i-phone.

□ «Come facciamo a sapere che è Parola di Dio?». Per noi è un dato di fede che ci consegna la Chiesa. Crediamo che sono ispirati dallo Spirito Santo quei testi ebraici e i racconti cristiani redatti nel primo secolo, quando erano ancora presenti i testimoni oculari.

□ «Siamo sicuri che i testi siano originali, veri?». Abbiamo una grande quantità di codici coincidenti; i frammenti più antichi del Nuovo Testamento risalgono al II secolo. Le versioni più antiche dei grandi della letteratura greca e latina spesso sono del Medioevo.

 

Il carrello delle idee

Un posto speciale

□ Diamo alla Bibbia il posto centrale. Nella stanza della catechesi è buona idea dedicare un angolo alla Parola. Un leggio, un cero, un fiore, un tappeto… comunicheranno l’importanza e la cura che vogliamo dedicarle.

 

Per ascoltare la Parola

□ Sono svariate le modalità d’ascolto della Parola: dalla lettura personale o comune, a quella dialogata, variando le voci dei personaggi e di un narratore; dal racconto alla drammatizzazione; da un canto alla sequenza di un film ispirati alla Bibbia.

□ Si può approfondire un brano biblico disegnando o colorandone le sequenze, rappresentandolo in un fumetto o in un teatrino. Per quest’ultimo si possono usare dei pupazzi di stoffa o di cartone, le ombre cinesi, o semplicemente personaggi di carta.

□ Basta un cono di carta alto 30 cm e aperto in alto, nel quale si infila capovolto un cono più piccolo, di circa 10 cm. Su quest’ultimo i ragazzi disegnano un volto, gli occhi, una bocca. Il personaggio è pronto in pochi istanti.

 

Per spiegare la Parola

□ Si parte dall’ascolto dei ragazzi: che cosa li ha colpiti, cosa è piaciuto, cosa hanno capito. Se ci sono parole difficili vanno spiegate.

□ La comprensione del testo può essere presentata come un gioco. Dei pennarelli colorati sottolineano luoghi, azioni, movimenti, personaggi e dialoghi.

□ Può essere utile dare indicazioni sulla vita in quel tempo e in quei luoghi. Così usare cartine e paesaggi, comunicare alcune date sicure.

□ Se ci sono illustrazioni del catechismo, della Bibbia, o altre della storia dell’arte, magari recuperate su Internet e proiettate, i ragazzi saranno aiutati a «vedere» la storia.

 

Per approfondire la Parola

□ Alcune tecniche ci possono aiutare. Ad esempio, raccontare lo stesso fatto dal punto di vista dei singoli personaggi, anche non protagonisti, o degli animali e oggetti presenti sulla scena (ad es. il Natale raccontato dall’asino e il bue, l’episodio dell’adultera raccontato dal punto di vista della terra sulla quale scrive Gesù).

□ Immaginare un possibile diverso finale, senza la presenza di Gesù; o le alternative possibili, per via di scelte diverse dei protagonisti.

□ Per attualizzare il brano, possiamo pensare a ciò che di simile succede oggi; o ragionare sull’insegnamento che può portare oggi nella nostra vita, cercando di essere pratici e concreti.

 

Per entrare nella Parola

□ Con i più grandi si può ragionare sul genere letterario a cui il brano appartiene, e inquadrarlo nel contesto del capitolo della Bibbia, notando ciò che avviene prima e ciò che avviene dopo.

□ In caso di dubbi e discussioni viene in soccorso il pensiero della Chiesa nella sua Tradizione.

□ L’antico metodo della Lectio è il punto di arrivo di qualsiasi percorso con la Bibbia. L’attenzione e la meditazione del testo biblico diventano contemplazione, colloquio con Dio e spinta all’azione, affinché la parola porti frutto.

PIERFORTUNATO RAIMONDO