Editoriale di marzo

Acqua viva dalla roccia

Con Mosè sgorga acqua viva dalla roccia. Alle sorgenti della vita attingiamo l’acqua per la sete di chi cammina per scoprire la via di Gesù.

Un itinerario nel deserto con Mosè

L’itinerario quaresimale dell’anno A ci chiama a vivere e rivivere la realtà misterica della nostra iniziazione cristiana. Le cinque domeniche ripropongono le tematiche che nella tradizione antica costituivano il quadro di riferimento dell’ultima fase del catecumenato.
Nel deserto, il cammino del popolo ebreo che, condotto da Mosè, passa dalla schiavitù dell’Egitto al servizio di Dio, viene dissetato dall’acqua che scaturisce dalla roccia. Nella nostra copertina, quell’acqua continua a sgorgare e ci segna non solo nel battesimo, ma in ogni momento della nostra vita.

In cammino per scoprire

Anche noi viviamo questo itinerario catecumenale, lo proponiamo, aiutiamo a viverlo. Anche noi siamo chiamati a rinunciare al male per intraprendere con la forza della Parola il cammino quaresimale, prendendo coscienza del peccato dal quale Cristo, con la sua Pasqua, ci ha liberati.
Come Abramo siamo chiamati a metterci in cammino per entrare nella gloria sfolgorante del Regno, sul suo monte di luce.
Con Mosè e con la Samaritana, noi percorriamo le loro stesse tappe, per ridestare il desiderio dell’acqua viva della grazia che scaturisce da Cristo, per professare con forza la fede, e annunziare con gioia l’amore di Dio.
Accanto al cieco nato chiediamo che i nostri occhi siano aperti per vedere Gesù Cristo, colui che ha illuminato il mondo, e credere in lui solo.
Anche noi, insieme a Lazzaro, siamo invitati ad uscire fuori dalle nostre tombe per essere risvegliati dallo Spirito e richiamati alla vita.

Acqua viva

Non una Quaresima di mortificazioni, ma di vivificazioni, di azioni che donano vita, perché attingono all’acqua viva che è cristo.
A voi le nostre riflessioni e proposte, che hanno come tema centrale la Riconciliazione e l’espressione semplice e profonda del dolore dei nostri peccati e del bisogni di aggrapparsi solo a chi può saziare la nostra sete infinita di amore.

Rossi Valter