Febbraio 2022

Una Chiesa senza confini

La lettera entusiasta di un catechista di Brescia ci stimola
ad un impegno sempre nuovo e ad una apertura
missionaria coraggiosa.

  • Il mandato

Ho ritrovato una lettera, scritta da Edmondo, catechista della diocesi di Brescia che racconta di «un momento veramente importante per la nostra diocesi. Il Vescovo ha chiamato ufficialmente tutti i catechisti e li ha inviati sulle strade della diocesi ad annunciare e testimoniare la Parola sulla scorta del “mandato”, che abilita il catechista a essere “missionario di Cristo” in comunione con il vescovo e con tutta la comunità ecclesiale». La sua lettera trasuda entusiasmo, passione, gioia, impegno maturo e responsabile, forza e senso di comunione: «Se la catechesi è fatta bene – continua –, tutto il resto si farà più facilmente».

  • Essere missionari

Così conclude la sua lettera: «Missionari in una Chiesa senza confini: è stata questa un’occasione per ripensare il nostro ministero e la nostra formazione, per un’opera di evangelizzazione che non va improvvisata, né tanto meno trascinata avanti per forza d’inerzia!». È proprio così, la missione non si improvvisa, non è spontaneismo e tentativi, ma nemmeno inerzia o trascinata ripetizione. La catechesi è studio,  riflessione, sperimentazione ragionata, revisione condivisa, fantasia creativa… Perché la Chiesa è senza confini e si confronta con un mondo senza confini, il che può sembrare liberante, ma ci priva anche di tante fragili sicurezze e protezioni.

  • Pensare e ripensare

Il nostro impegno è proprio questo, pensare e ripensare, formarsi alla scuola di chi sperimenta e propone. Questo mese, accanto a tutto il resto, accogliamo l’entusiasmo di don Pino Pellegrino che non si stanca di trasmettere la sua fantasia comunicativa [QUI]e l’esperienza di don Valerio Antonioli che ha fatto della magia uno strumento affascinante di catechesi [QUI], per offrirvi una rivista tutta da divorare.

VALTER ROSSI