Focus
Valter Rossi
Una festa, un momento di accoglienza e gioia gratuita
Un dono da conoscere
La chiamiamo confessione, riconciliazione, perdono… ma crea problemi, provoca tanti malesseri, e spesso viene allontanata dalle nostre vite. Forse non la conosciamo, o forse l’abbiamo conosciuta superficialmente da bambini e non la abbiamo fatta crescere nella nostra vita di adulti.
Proviamo a fare chiarezza per scoprire aspetti che non ci erano noti e che ci sollevano qualche perplessità del cuore.
Un grande regalo
In un mondo in cui è difficile trovare perdono gratuito e accoglienza, la confessione, il sacramento della Riconciliazione è un regalo preparato per alleggerire i nostri pesi e rendere bella la nostra vita. È il modo concreto per incontrare un sacerdote (confessore) che lì rappresenta Gesù per noi e con noi. Anzi, Gesù è per me, desidera trascorrere un tempo “dedicato” a me, davanti a me, con me. Il sacerdote non è lì per ficcare il naso nelle mie faccende. Lui presta le orecchie, il cuore e la mente a Gesù perché lui possa farsi più vicino, perché io possa riconoscerlo più facilmente.
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