Novembre 2024
Formarsi e lanciarsi
I catechisti sono chiamati ad una formazione costante, di fronte ad situazioni sempre più complesse ed esigenti, ma questo non significa accrescere i timori. L’importante è buttarsi.
Esigenza di formazione.
Che sia indispensabile form
arsi, prepararsi, studiare, approfondire… è innegabile. Le sfide che i ragazzi, le famiglie, la società multi-tutto, il cambiamento d’epoca… ci pongono non possono essere affrontate con superficialità e pressapochismo. L’abbiamo-sempre-fatto-così è quanto mai dannoso e obsoleto e rischia non solo di non ottenere i risultati sperati, ma di fare ancora più danni e di peggiorare la situazione già precaria delle nostre comunità cristiane.
L’importanza dell’azione
Ma il nostro metodo non parte dalla formazione, ma dall’azione.
Non aspettiamo il momento in cui abbiamo capito tutto, letto ogni documento, approfondito tutti i manuali, acquistato tutte le guide possibili e immaginabili, scaricato tutti i sussidi dalla rete… per poi iniziare a far qualcosa. Non partiremmo mai. Non ci sarà mai il momento in cui poter dire: «Adesso sono pronto». Anche perché la catechesi non può essere una attività da super specialisti, super formati, delegati a questo e guai a chi si intromette. È un’azione di tutta la comunità, con modalità differenti e complementari, certo, ma che non esclude nessuno, neanche il genitore più lontano che non vede l’ora che tutto sia finito.
Il coraggio di lanciarsi
Noi ci lanciamo, proviamo, sperimentiamo con il coraggio e la fiducia di chi mette tutto nelle mani del Signore, docili allo Spirito Santo, sicuri del sostegno del Padre.
E mentre facciamo, troviamo il tempo per ripensare, a verificare, ad ascoltare, per poi fare meglio.
Azione, riflessione, per un’azione rinnovata e più efficace.
Ecco che cosa facciamo.
VALTER ROSSI