Focus Febbraio 2024
L’editoriale di dicembre 2023: una riflessione sulla conclusione del mandato di catechista per “raggiuti limiti d’età”.
L’editoriale di dicembre 2023: una riflessione sulla conclusione del mandato di catechista per “raggiuti limiti d’età”.
Imparare dai ragazzi e dalle ragazze che avviciniamo è fondamentale per restare giovani, accrescere le nostre capacità comunicative ed essere annunciatori credibili della buona novella del Regno.
Giovani e felici
La prima cosa che ci trasmettono i ragazzi e le ragazze che incontriamo a catechismo è la voglia di vivere felici, la bellezza della giovinezza, la scoperta del mondo con le sue ricchezze e diversità. Incontrarli ci aiuta a restare giovani dentro, capaci di meravigliarci e di apprezzare ciò che abbiamo intorno. Troppe volte abbiamo paura delle novità o dei cambiamenti. Il cammino sinodale, leggete nel focus le indicazioni riguardo alla catechesi, ci invitano invece a gioire per la varietà di forme che può assumere l’itinerario della iniziazione cristiana, la bellezza del camminare insieme, il fiorire della responsabilità comune nei confronti della fedeltà al messaggio di Gesù, la forza che viene dall’Eucaristia.
Comunicatori efficaci
Abbiamo intervistato un “aspirante regista” che ha realizzato un bellissimo video per rappresentare la parabola del figliol prodigo (o del padre misericordioso). Semplice ma efficace, ci insegna a comunicare non ai ragazzi di cinquant’anni fa, quando eravamo giovani io e molte/i di voi, ma ai ragazzi di oggi, con immagini nuove tratte dal loro mondo e dalla loro immaginazione. E come per le immagini, così per le parole, le espressioni, i tempi, gli argomenti e le sensibilità cambiano e ci chiedono di cambiare, di aggiornarci, di restare giovani e al passo coi tempi.
Annunciatori credibili
L’inserto è dedicato alla narrazione. Un’arte da far crescere e coltivare, fatta di studio e di prove, di riflessione e di tentativi. La Bibbia è la grande narrazione dell’incontro tra Dio che si è fatto storia e la storia degli uomini e delle donne di un tempo e di ogni tempo. Proprio perché l’incontro con il Dio di Gesù, scopo ultimo e primo del nostro impegno, non è tanto una teoria o una dottrina, non è anzitutto un insieme di precetti morali o di teorie pseudofilosofiche, ma la storia della nostra vita, non una storiella per ingenui o creduloni, che ci fa dire come i primi discepoli: «Venite e vedrete».
VALTER ROSSI
È lui, il mio Dio, che ha scritto la prima notizia! Non è una notizia qualsiasi: è la buona notizia!
Aveva già scritto molto, da quando tutto era iniziato. Da quando aveva detto e tutto si era realizzato. Nel creato aveva lasciato impressi infiniti indizi della sua bontà. Negli astri aveva diffuso la sua armonia. Nella bellezza calma dei monti c’era la sua pace e nell’impeto dei mari la sua forza. In ogni vivente c’era la voce di ogni lode e soprattutto in ogni persona aveva scritto a chiare lettere la sua immagine, mettendo negli occhi e nel cuore dell’uomo e della donna la fiamma del suo amore.
Ogni mattina, col sorgere del sole, riscriveva questo gioioso messaggio e fino a sera lo urlava con forza, per poi sussurrarlo, di notte, all’orecchio di ogni bimbo che dormiva, di ogni mamma che sedeva accanto e di ogni padre che vegliava. Di ogni uomo.
Eppure, incredibilmente, molti non riuscivano a leggere, accecati dalla sofferenza e dal rancore che una sua amata creatura – ingrata – aveva sparso in ogni cosa.
Allora Dio disse: «Scriverò la mia Parola proprio nella natura dell’umanità, con la Parola stessa che è mio Figlio. Lo ascolteranno. Nei suoi gesti di bontà scopriranno i segni di un amore immenso, nel suo perdono troveranno la forza di ripartire e di ridarsi la mano, nella sua vita povera comprenderanno come aprire le porte ai fratelli e impareranno a parlare la stessa lingua e a scrivere nuove pagine di pace».
E in una notte stellata e fredda, una sua umile ancella, Maria, depose sulla paglia di una mangiatoia un bimbo.
Schiere di angeli corsero in giro, novelli strilloni, ad annunciare questa novità che avrebbe cambiato il corso della storia, ma trovarono solo pochi pastori a vegliare.
Così fu, e i cronisti dell’epoca non se ne accorsero proprio.
Amo questo Dio che fa il giornalista, ma non racconta mai delle fake-news. Faccio parte anch’io della più grande redazione dell’universo e i miei auguri sono nelle parole di questa bella notizia: «Vi annuncio una grande gioia: oggi è nato per voi il salvatore!».
VALTER ROSSI
L’editoriale di dicembre 2023: una riflessione sulla conclusione del mandato di catechista per “raggiuti limiti d’età”.
Lo speciale di dicembre 2023: Un approfondimento sulla differenza tra Progetto e Processo, dell’esperto don Enrico Molineri
La pagina interattiva per i ragazzi del poster Il cammno delle stelle 2023
Lo speciale di novembre 2023: Un approfondimento sulla differenza tra Progetto e Processo, dell’esperto don Francesco Vanotti.
L’editoriale di novembre 2023: una riflessione sulla conclusione del mandato di catechista per “raggiuti limiti d’età”.
Accipicchia se le cose cambiano velocemente! Abbiamo iniziato ad utilizzare l’intelligenza artificiale per creare disegni e immagini di supporto alla nostra rivista, qualcosa di impensabile solo qualche mese fa, e ci stiamo divertendo un sacco. Ma al di là delle incredibili potenzialità che questi nuovi strumenti ci offrono, e di tutta la voglia
di tenersi aggiornati, giovani e moderni, un filo di nostalgia ci prende sempre. Sarà novembre, mese notoriamente più triste di altri (ma non diteglielo, lui è contento così e sostiene che se non ti accorgi che il tempo passa inesorabile, hai una brutta malattia a metà strada tra l’onnipotenza e il giovanilismo acuto).
E quando arriva il tempo di passare il testimone, e ridisegnarsi all’interno della comunità, con il sorriso sulle labbra, accogliamo il nuovo che avanza – ma non mettiamolo in frigo! (Ahahahah…). È proprio questa accoglienza che sostiene, incoraggia e lascia spazi, a renderci grandi nell’umiltà, e a scrivere percorsi di santità.
Non ci fermiamo, stanchi, delusi e pessimisti, ma percorriamo nuovi sentieri, sempre in compagnia delle nostre comunità che abbiamo costruito con fatica, e che continuiamo a edificare fosse anche solo con la preghiera e il buon esempio.
Sono questi piccoli e semplici gesti che rendono il mondo migliore e aprono alla speranza, testimoniano che il messaggio di Gesù riempie la vita, diventano contagiosi e diffondono santità.
Sediamoci per un attimo su una panchina viola, simbolo della Giornata Mondiale della Gentilezza, che colora questo mese e trasformiamo il nostro mondo nel mondo pensato da Dio, in quella fantastica “settimana” in cui lo ha creato.
VALTER ROSSI
È lo slogan della 97ma Giornata Missionaria Mondiale e fa proprio al caso nostro. Con questo spirito iniziamo le attività catechistiche, sotto la potente protezione di Maria.
Ottobre è segnato dalla devozione mariana e dall’impegno di sensibilizzazione delle attività missionarie, che ormai sono le nostre attività quotidiane, e non riguardano più solo le missioni in terre lontane, ma anche le nostre città e i nostri paesi, terra di annuncio missionario ardente e appassionato.
Un annuncio così non può che essere fecondo e fruttuoso. Carica noi di speranza e ci insegna strade sempre nuove e progetti sempre più accoglienti.
Non dimentichiamoci mai che è il Signore Gesù che bussa e chiede di entrare nel cuore di ogni uomo, e che non siamo noi, ma Lui, a compiere grandi cose. a noi sta di accompagnare il cammino, convinti di dover percorrere anche noi la stessa strada.
Papa Francesco, per la Giornata Missionaria Mondiale, dal titolo “Cuori ardenti, piedi in cammino” conclude il suo messaggio con un invito e un incoraggiamento che facciamo nostro.
«Come quei due discepoli narrarono agli altri ciò che era accaduto lungo la via (cfr Lc 24,35), così anche il nostro annuncio sarà un raccontare gioioso il Cristo Signore, la sua vita, la sua passione, morte e risurrezione, le meraviglie che il suo amore ha compiuto nella nostra vita.
Ripartiamo dunque anche noi, illuminati dall’incontro con il Risorto e animati dal suo Spirito. Ripartiamo con cuori ardenti, occhi aperti, piedi in cammino, per far ardere altri cuori con la Parola di Dio, aprire altri occhi a Gesù Eucaristia, e invitare tutti a camminare insieme sulla via della pace e della salvezza che Dio in Cristo ha donato all’umanità.
Santa Maria del cammino, Madre dei discepoli missionari di Cristo e Regina delle missioni, prega per noi!».
E buon inizio delle attività nelle vostre parrocchie.
VALTER ROSSI